Fede e Amore del Dr. Sergio Audino

Fede e Amore del Dr. Sergio Audino

05 Aprile 2019

INTRODUZIONE DEL LIBRO “FEDE E AMORE”

Sergio Audino - DARIO FLACCOVIO EDITORE

Poeti, filosofi, psicologi, e anche musicisti, scienziati, artisti o semplici pensatori, ognuno di essi, secondo il proprio tempo, il proprio ambito e la propria cultura, per la propria competenza e ispirazione personale, da sempre hanno dato molteplici definizioni dell’amore. Secondo Sant’Agostino «L’amore è la bellezza dell’anima», per Aristotele «l’amore è l’espressione di un’unica anima che abita due corpi», per Rabindranath Tagore «l’amore è il significato ultimo di tutto quello che ci circonda. Non è solo una sensazione, è la verità, è la gioia che è la fonte di tutta la creazione». Antoine de Saint-Exupéry scriveva «amore non è guardarci l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione» e H. Jackson Brown affermava che «l’amore è quando la felicità di un’altra persona è più importante della nostra felicità». Ogni amore fa parte di un progetto della nostra vita. Amore è dono, amore è speranza, amore è carità, amore è tenerezza, amore è altruismo, amore è gioia; l’amore è salvezza. «L’amore è l’unica forza capace di trasformare un nemico in amico» (Martin Luther King). Amore è tutto ciò che migliora, arricchisce, dà un senso alla nostra vita. «L’amore è il dono più grande che Dio ci ha dato» (Taraji P. Henson). «L’amore è l’unica risposta alla vita» (Madre Teresa di Calcutta). «L’amore è concreto, è più nelle opere che nelle parole. Non è amore soltanto dire: io ti amo, io amo tutta la gente. Amare, è amare concretamente» (Papa Francesco). Amore è tutto ciò che migliora e arricchisce, e il cui termine fa riferimento a una estesa gamma di sentimenti e comportamenti, che partendo da una forma generica di affetto, arriva a generare e rappresentare anche un forte sentimento interpersonale, una dedizione, appassionata o non, tra persone, oppure, può qualificare anche la semplice inclinazione o il gradimento nei confronti di qualche cosa. L’amore è una virtù umana rappresentata dalla gentilezza, dalla tenerezza, dalla dedizione, a volte anche dalla passione, talaltra dalla compassione; è disinteressato, è fedele ed esprime il desiderio, la preoccupazione benevola, ovvero il dono gratuito del proprio bene nei confronti dell’altro o degli altri. 25 Amare è un sentimento superiore, una beatitudine maggiore, agli stessi attori che lo esprimono. Quando andremo via da questo mondo, con noi gradualmente scomparirà tutto ciò che riteniamo ci appartenga, tutto ciò che avremo fatto, ma resterà la bellezza e la grandezza dell’amore che avremo donato. I Greci, identificavano quattro differenti forme di amore: quello legato all’amicizia, l’amore familiare, l’amore legato all’eros e quello romantico; infine, riconoscevano l’amore prettamente spirituale, l’agape. La complessità dei sentimenti e delle emozioni che coinvolgono l’ambito dell’amore, nonché i suoi diversi usi e significati, ne rendono particolarmente difficoltosa una definizione univoca. Questo perché è l’espressione di un rapporto basato su uno scambio emotivo, che viene originato dal bisogno fisiologico e psicologico dello scambio affettivo tra persone. Senza l’amore, siamo come dei disabili al sorriso, alla gioia, alla felicità, risucchiati da un gorgo nero piastrellato da altri inconsistenti valori che tolgono aria al respiro della vita. Il termine amore può acquisire ulteriori finalità e significati sia nell’ambito filosofico che religioso, è entrato nell’uso comune della lingua italiana dopo il medioevo e deriva etimologicamente dal latino amor. Verosimilmente, l’etimologia di questa parola fa riferimento a ciò che non muore, ovvero a ciò che ci si augura che non debba mai morire o finire. Nel Vangelo e nelle Scritture Sacre ricorre tantissime volte, in moltissime pagine, ma è raramente riferito proprio al sentimento esistente tra un uomo e una donna, fatta esclusione per l’allusione a quello coniugale, che è sacro al cospetto di Dio. L’amore citato nei Testi Sacri, è attribuito a quello donato e ricevuto – con o senza reciprocità – nei confronti del nostro prossimo e verso il Creatore, verso ogni manifestazione del creato, nonché quello nei confronti della sacralità della vita. È possibile condensare e riassumere tutto il senso e il contenuto delle Sacre Scritture, e degli insegnamenti e precetti di Dio Padre, in una unica parola: Amore. Tutta la Sacra Bibbia parla d’amore. In essa è presente ogni forma d’amore che discende da Dio, e in cui possiamo trovare la sua più elevata espressione. 26 Questo è il mio comandamento: Che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi (Gv 15,12). In Dio, l’amore da sentimento diviene un comandamento, e nel sacramento del matrimonio lo Spirito edifica l’amore che altrimenti soccomberebbe alla carne. La Legge sorpassa le passioni; l’amore si delinea in un nuovo orizzonte, vivificando il patto reciproco tra l’uomo e Dio. Una bellissima descrizione dell’amore viene data nella Prima Lettera ai Corinzi: «L’amore è paziente, è benigno; l’amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; non si rallegra dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità, tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. L’amore non viene mai meno, ma le profezie saranno abolite, le lingue cesseranno e la conoscenza sarà abolita». In tante altre pagine della Bibbia ritroviamo passi che testimoniano l’Amore di Dio nei nostri confronti; tra le più alte espressioni vi sono le seguenti: «…Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna» (Giovanni 3,16). Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi (Romani 5,8). «L’amore autentico non deve necessariamente essere straordinario! Come il lume ha bisogno del continuo apporto di piccole goccioline d’olio, così anche la lampada del nostro amore ha la necessità di essere continuamente alimentata dalle piccole cose quotidiane: la fedeltà, qualche parola gentile, un pensiero delicato, qualche sforzo per aiutare il nostro prossimo, talvolta il nostro silenzio, il nostro guardare, parlare, agire secondo la volontà di Dio. Non occorre cercare Gesù lontano da noi stessi, perché non è fuori di noi, ma in noi. Teniamo accesa la nostra lampada e lo riconosceremo» (Santa Teresa di Calcutta).

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