Patologie
Denti del Giudizio Inclusi - Medicina Orale e Stomatologia - La Malattia Parodontale - La Placca Batterica - Periodontiti o Parodontiti - Pulpiti e Pulpopatie - La Carie Dentale - Anomalie della Eruzione Dentaria.
Denti del Giudizio Inclusi
I denti del giudizio sono i terzi molari, che si sviluppano e compaiono all’interno del cavo orale entro i venti anni di età; in alcuni individui questi denti rimangono in parte o totalmente inclusi sotto le gengive, a causa di mancanza dello spazio disponibile nell’osso, ovvero a causa di una loro posizione anomala. La presenza di denti del giudizio inclusi può essere diagnosticata in seguito alla comparsa di dolori, tumefazione o infezione, ovvero in seguito ad indagini radiologiche dentarie di routine. Uno studio condotto analizzando le radiografie di 3.700 pazienti tra i 20 e i 60 anni, in una clinica universitaria italiana, ha riportato la presenza di denti del giudizio inclusi del 7,6% dei casi esaminati. In un altro studio i terzi molari inferiori inclusi erano la causa del 10% dei ricoveri in una clinica universitaria. I denti del giudizio inclusi possono causare ulteriori patologie ossee ed infezioni dei denti adiacenti all'elemento incluso.
Presso lo “Studio Audino Gnatologia e Odontoiatria della Dr.ssa Silvia Audino”, tale servizio di diagnosi e terapia per i Denti del Giudizio Inclusi, è a disposizione di tutti i Pazienti e dei loro figli.
Medicina Orale e Stomatologia
La Medicina Orale e la Stomatologia si occupano di tutte quelle forme patologiche - non strettamente odontoiatriche - che riguardano (talvolta indirettamente) la bocca e tutto il territorio anatomico di competenza specialistica dell'Odontoiatra. Di tale branca fanno parte anche tutte le patologie che interessano i tessuti peri-orali (attorno alla bocca), così come le mucose del cavo orale e le lesioni correlate a malattie sistemiche o metaboliche (emopatie, diabete, epatopatie, etc.), infettive (herpes zoster, etc.), dovute a scompensi ormonali (morbo di Addison, mixedema, etc.), secondarie a disvitaminosi (avitaminosi, ipovitaminosi), ovvero a neoplasie (leucemie, linfomi, etc.). Anche altre forme patologiche su base immuno-allergica, altre dovute a traumi locali, lesioni da contatto con agenti chimici, lesioni da fattori causali fisici o termici, ovvero dovuti all'assunzione di farmaci, o su base immunologica, possono coinvolgere le mucose intra-orali provocando scompensi della salute. Anche l'oncologia può causare evidenti lesioni intra-orali e peri-orali rientrando nel campo diagnostico-differenziale della Medicina Orale.
L'Odontoiatra che si occupa di Medicina Orale e Stomatologia, deve avere una conoscenza approfondita della anatomia normale e della anatomia patologica del cavo orale e dei tessuti orali. Esso deve essere in condizione di utilizzare tutti quei metodi di semeiotica clinica e di laboratorio, nonché di diagnostica convenzionale e strumentale, finalizzati a pervenire a delle valide conclusioni ed alle specifiche terapie di tali evidenze patologiche. In particolare le afte (stomatiti aftose ricorrenti) sono delle lesioni infiammatorie-infettive della mucosa orale (gengive, labbra, palato, etc..) che possono manifestarsi soprattutto in seguito a fattori microtraumatici e/o per abbassamento dell’efficienza immunologica del Paziente, ovvero a causa di carenze nutrizionali. Esse sono particolarmente frequenti in Pazienti che fanno uso di apparecchi ortodontici, placche o dentiere, in quanto questi mezzi terapeutici possono provocare delle micro-lesioni delle mucose orali. Le afte, talvolta sono ricorrenti, infatti, avviene che lo stesso Paziente (soprattutto se con momentanea riduzione delle difese immunitarie, ed anche in quei Pazienti che non effettuano una adeguata e corretta Igiene Orale) ne soffra più di una volta, ripetutamente, anche in tempi ravvicinati, con una durata che può anche raggiungere le due settimane per ogni singolo episodio. Le zone maggiormente interessate sono le mucose delle labbra, delle guance, della gengiva e della lingua, e i punti di frizione e/o di morsicchiamento della mucosa orale.
Durante la comparsa delle afte è bene evitare l’uso di cibi e bevande molto caldi o irritanti ed adoperare prodotti specifici che favoriscano una veloce cicatrizzazione tramite la formazione di una pellicola protettiva (biofilm), che attenuino il dolore e che mantengano le condizioni ideali di acidità e umidità all'interno del cavo orale per una più veloce guarigione. L'herpes si presenta con lesioni vescicolari multiple, soprattutto al vermiglio labiale. E’ causato dall'herpes virus simplex tipo 1. Frequenti cause della malattia e delle recidive possono essere la luce solare, il freddo, il ciclo mestruale, i micro-traumi, ovvero lo stress. L'herpes (zoster) anche detto "fuoco di Sant'Antonio" si accompagna ad eruzione di vescicole su fondo eritematoso, raggruppate sul decorso di un nervo, ed accompagnato a dolori nevralgici spesso lancinanti al viso, alle labbra ed alla bocca.
Entrambi tali forme patologiche dell’apparato masticatorio, trovano giovamento con l’uso della Ozonoterapia, di una scrupolosa Igiene Orale ed una adeguata Educazione Alimentare, dall’uso di taluni Farmaci Integratori assunti per via generale e di altri Farmaci somministrati per uso topico (sulla zona interessata), nonché dalla eventuale risoluzione o esclusione dei fattori causali (vedi). L’Herpes Zoster si giova anche dell’uso di farmaci neurologici per il controllo del dolore neuropatico e della nevrite reattiva, nonché di vaccini (vedi).
Presso lo “Studio Audino Gnatologia e Odontoiatria della Dr.ssa Silvia Audino”, tale servizio di Medicina Orale e Stomatologia, per la diagnosi e terapia, è a disposizione di tutti i Pazienti e dei loro figli.
La Malattia Parodontale
La Malattia Parodontale -subito dopo la carie dentale-, rappresenta la più frequente patologia orale, provocando però una perdita di elementi dentali superiore alla stessa carie.. La malattia parodontale è un processo infiammatorio cronico e settico del parodonto superficiale e profondo (sostenuto da specifici microrganismi contenuti nella placca batterica) ad evoluzione ciclica. Esso comporta una modificazione ed una alterazione progressiva dei tessuti parodontali, che costituiscono l'apparato di sostegno dei denti (vedi Parodonto). La Malattia Parodontale è classificabile in flogosi marginale (gengivale), flogosi dei tessuti parodontali profondi,
trauma occlusale associato a malattia parodontale.
La Malattia Parodontale provoca sofferenza e distruzione progressiva degli attacchi parodontali del dente, compromettendone gradualmente la stabilità e conducendo -se non curata-, alla mobilizzazione definitiva del dente in oggetto, ed infine alla sua caduta. Nessun fattore sistemico, in assenza di un processo infiammatorio causato inizialmente dalla placca batterica, è in condizione di attivare i meccanismi etiopatogenetici della malattia parodontale. Ma esistono alcuni fattori predisponenti che rendono il decorso di questa patologia orale più rapido e più grave. Tra questi fattori predisponenti è annoverabile soprattutto il diabete mellito. Ma anche in tal caso, se non vengono identificati e rimossi tutti i fattori causali locali (fattori locali determinanti = placca batterica, tartaro, etc.), nessuna terapia medica sarà sufficiente a risolvere la Malattia Parodontale. Il Trauma Occlusale, causato da forze occlusali anomale per direzione e/o intensità, in masticazione e/o nelle altre esibizioni funzionali dell'A.S.G. può rendere ancora più pregiudizievole una preesistente Malattia Parodontale.
Presso lo “Studio Audino Gnatologia e Odontoiatria della Dr.ssa Silvia Audino”, tale servizio per la prevenzione, la diagnosi e la terapia parodontale per la rimozione della placca batterica e del tartaro, è a disposizione di tutti i Pazienti e dei loro figli.
La Placca Batterica
La placca si forma da tutti quei residui alimentari non eliminati con un'accurata igiene orale, che si accumulano all'interno del cavo orale ed in particolare in tutte le anfrattuosità dentali e tra un dente e l'altro, che successivamente si arricchisce di batteri e virus che normalmente vivono silenziosamente all'interno del cavo orale, senza creare (nella norma) necessariamente malattie. In buona sostanza la placca diventa il loro nutrimento potendo stimolare la vitalità e la virulenza sia dei batteri che dei virus. Con il passare del tempo, la placca si arricchisce di microrganismi maggiormente pericolosi. La placca, che si presenta trasparente ed incolore, può rappresentare lo stadio iniziale per la formazione del tartaro, ma mentre non tutta la placca si trasforma in tartaro, quest'ultimo non può formarsi in assenza della placca.
Alcune condizioni intra-orali rendono inoltre più favorevole l'adesione della placca batterica alla superficie dei denti. Il fumo è una di queste condizioni, causando la così detta "piastrellatura da fumo" rappresentata da depositi appiccicosi di nicotina e catrame che sono dei derivati dalla combustione delle sigarette.
Lo stesso dicasi per il the, per il caffè, per la cioccolata e per alcuni altri alimenti che permettono il deposito di sostanze adesive (teina, caffeina, etc.) sulle superfici dentali, alla stessa stregua dei prodotti esitati alla combustione delle sigarette, che favoriscono ulteriormente l'adesione della placca batterica ai denti. Inoltre la placca, con la sua acidità, può rappresentare anche la causa di processi lesivi per lo smalto, generando gradualmente la carie dentale. Al fine di evitare tutto ciò è bene rimuovere meccanicamente la placca con tutti i mezzi di igiene orale oggi disponibili.
Presso lo “Studio Audino Gnatologia e Odontoiatria della Dr.ssa Silvia Audino”, tale servizio di prvenzionediagnosi e terapia, è a disposizione di tutti i Pazienti e dei loro figli.
Periodontiti o Parodontiti
La Periodontite o Parodontite acuta, è un processo infiammatorio acuto del parodonto, cioè del tessuto di sostegno dei denti, a partenza da una carie esitata successivamente in necrosi pulpare. In questo caso prende il nome di Periodontite apicale. La forma "marginale" invece, etiopatogeneticamente è riconducibile ad una cattiva gestione della igiene orale (placca batterica nel solco gengivale). Le forme acute evolvono frequentemente in una forma cronica. La sintomatologia è caratterizzata da tensione locale, con dolore localizzato che peggiora al carico assiale ed alla masticazione, accompagnato frequentemente da una "sensazione di dente allungato".
Presso lo “Studio Audino Gnatologia e Odontoiatria della Dr.ssa Silvia Audino”, tale servizio di diagnosi e terapia, per la cura delle Periodontiti o Parodontiti, è a disposizione di tutti i Pazienti e dei loro figli.
Pulpiti e Pulpopatie
Con il termine Pulpopatie vengono classificate tutte le forme infiammatorie acute, croniche, atrofiche e degenerative, che interessano l'organo della polpa dentale e che in fase avanzata possono procurarne la necrosi. La polpa è riccamente innervata e vascolarizzata ed è inoltre, contenuta all'interno del dente, in uno spazio rigido ed inestensibile definito camera pulpare. Dal momento in cui insorge una Pulpite causalmente riconducibile a cause batteriche -come complicanza di un a carie-, ovvero fisiche -a causa di fattori meccanici o termici-, o chimiche -riconducibili a contatti chimici, tossici casuali o iatrogeni-, si manifesta un edema pulpare, congestione ed iperemia (pulpare), ovvero essa evolve in processi suppurativi. La Pulpite da luogo ad aumento di volume della polpa medesima, che viene autolimitata dalla inestensibilità della camera pulpare. E' questa circostanza che innesca una drammatica sintomatologia dolorosa irradiata , prolungata, ed a carattere pulsante, definita per l’appunto Pulpite.
Presso lo “Studio Audino Gnatologia e Odontoiatria della Dr.ssa Silvia Audino”, tale servizio di diagnosi e terapia, per la cura delle Pulpiti e Pulpopatie, è a disposizione di tutti i Pazienti e dei loro figli.
La Carie Dentale
La carie è una malattia a genesi multifattoriale con caratteristica anche infettiva; ha un andamento cronico-degenerativo che interessa i tessuti duri del dente (smalto, dentina) determinandone gradualmente la evoluzione e la distruzione. Lo sviluppo della carie è legato all’alterazione dell’equilibrio biologico che, normalmente, si viene a creare tra la flora batterica presente nel cavo orale e le difese dell’organismo. Le difese riguardano essenzialmente il ruolo svolto dalla saliva. Essa esercita un’importante azione protettiva grazie ai sistemi tampone che innalzano il PH (condizione che riduce lo sviluppo della carie) e contiene dei sistemi antimicrobici immunitari, che agiscono sinergicamente nel controllo della flora batterica cariogena.
La causa di questa patologia è dunque prevalentemente di origine batterica, ma alcuni fattori di rischio, quali una insufficiente igiene orale in soggetti geneticamente predisposti, un’alimentazione non corretta, favoriscono lo sviluppo e la progressione della malattia. Tra i batteri presenti nella bocca la specie più cariogena è quella dello Streptococco Mutans. Esso, in condizione di scarsa igiene orale e in presenza di zuccheri semplici e raffinati (es. glucosio), aumenta rapidamente di numero e produce acido lattico con conseguente abbassamento del PH e demineralizzazione dello smalto del dente (condizioni essenziali per lo sviluppo della carie). Una volta instauratosi il processo patologico della carie con la formazione di una cavità nello smalto, i batteri continuano la produzione di enzimi e sostanze tossiche che favoriscono l’ulteriore distruzione dei tessuti dentali fino al completo coinvolgimento della polpa dentale (plesso vasculo-nervoso).
Inizialmente la carie non si manifesta clinicamente; i primi sintomi compaiono con l’interessamento della dentina ed in genere sono connessi a stimoli di tipo fisico (sensibilità al caldo e al freddo) o chimico (sensibilità agli zuccheri o a sostanze acide). Solo il coinvolgimento della polpa dentale (plesso vasculo-nervoso), provoca dolore diffuso talvolta anche a tutta l'arcata dentaria.
Presso lo “Studio Audino Gnatologia e Odontoiatria della Dr.ssa Silvia Audino”, tale servizio di diagnosi e terapia, per la cura della Carie Dentale, è a disposizione di tutti i Pazienti e dei loro figli.
Anomalie della Eruzione Dentaria
Le Anomalie della normale Dentizione, possono riguardare la sua cronologia, ovvero la sua corretta e completa eruzione. Le Anomalie della cronologia di eruzione dentaria possono riguardare una sua precocità, ovvero un suo ritardo. Normalmente è quest'ultimo fenomeno che rappresenta a volte una seria complicazione. Il rischio che un elemento dentale che compaia in ritardo, possa non trovare un adeguato spazio disponibile per la sua eruzione, è elevato. In tale circostanza esso può erompere in arcata dentaria in modo inidoneo, causando eventualmente anche una turba di eruzione degli elementi dentali successivi, che possono essere coinvolti sequenzialmente da un maleallineamento dentale e da una malocclusione.
Nel caso di una eruzione incompleta o assente, entro i limiti di tempo previsti per la sua manifestazione fisiologica, si parla invece di seminclusione dentaria ovvero di inclusione dentaria. Nel primo caso il dente affiora parzialmente nel cavo orale tramite la gengiva, anche se in modo incompleto e frequentemente con un'asse differente da quello che avrebbe dovuto avere nella "norma" . Nel secondo caso invece, l'elemento dentale interessato, resta ritenuto nel mascellare superiore o inferiore, completamente "sequestrato" dentro l'osso e quindi anche dal tessuto gengivale (inclusione osteo-mucosa). La Inclusione dentaria elettivamente interessa i canini (soprattutto i superiori) e i denti del giudizio o terzi molari. Lo studio della posizione di un elemento dentale incluso è l'elemento diagnostico fondamentale, per valutare se è possibile e/o necessario intervenire chirurgicamente per favorire la sua eruzione o la sua avulsione o per scegliere un atteggiamento di "Vigile attesa". Altre Anomalie di Eruzione Dentaria, possono essere accompagnate da sue Complicanze.
Una di queste è la Pericoronarite che è caratterizzata da una infiammazione della gengiva circostante il dente in eruzione. Tali episodi possono insorgere violentemente, anche con episodi settici a carico dell'osso e dei tessuti facciali contigui al dente in fase eruttiva, dando luogo a veri e propri ascessi con una eventuale futura compromissione sia a livello dentale che parodontale.
Presso lo “Studio Audino Gnatologia e Odontoiatria della Dr.ssa Silvia Audino”, tale servizio di diagnosi e terapia, per le Anomalie della Eruzione Dentaria e la Malocclusione, è a disposizione di tutti i Pazienti e dei loro figli.